sabato 27 febbraio 2010

ah, m'arcord!

Questi giorni non so perché sono in fase amarcord (ah, m’arcord!).
L’altro ieri in un cassetto della mia scrivania ho ritrovato una audioCASSETTA registrata la notte del capodanno 1994/1995… a casa mia… eravamo io e due mie amiche di allora.
Tre disperate.
Nessuna delle tre aveva un ragazzo.
Nessuna delle tre si trovava minimamente interessante per l’altro sesso (io personalmente ero eccessivamente magra, eccessivamente non truccata, eccessivamente ancora bambina di testa…e soprattutto eccessivamente vestita male…ah, gli anni ’90!).
Ora la più piccola di noi tre è sposata (con quello che a suo tempo era il ragazzo che la faceva sospirare… di quella storia è da premiare la tenacia di lei… aveva deciso che quel ragazzo doveva essere suo e con forza e coraggio l’ha conquistato e portato all’altare…).
Noi altre due…quest’anno facciamo 30 anni. TRENTA…
Credo che finché non arriverà questo diamine di 5 giugno 2010 io continuerò ad esserne ossessionata.
È un compleanno che fa impressione.
Sarà banale.
Sarà scontato… ma io mi sento come se avessi ancora ventitrebarraventiquattro anni… giuro.
Cioè, io Samu…30 anni! O_O
No.
Vostro Onore…io mi oppongo!

Vabbè…intanto oggi ho deciso che per quella data io dovrò avere finalmente una reflex.
Non importa se non ho soldi a disposizione.
Eviterò di comprarmi qualche paio di scarpe… ma un modo per avere la reflex devo averla.
Mi devo premiare.
Mi devo auto consolare.

Fare fotografie è un qualcosa che mi distrae.
Che mi allontana dai problemi della vita quotidiana.
Quando studiavo e stavo lì lì per esplodere mi fermavo un’oretta e uscivo.
Compattina alla mano… e via… fotografavo.
Poi vabbè Roma mi rendeva il lavoro facile.
Ma tornavo a casa che avevo svuotato la mente.
Avevo ricaricato le pile e in più mi sentivo soddisfatta.

Non so cos’è che mi affascina del mondo della fotografia…
Ma l’idea di riuscire a bloccare una cosa/un momento in uno scatto mi piace.
Ma mi piace da sempre, eh!
Quando ero piccina e i miei mi volevano tenere buona e ferma in un posto aprivano il baule delle fotografie di famiglia… e mi lasciavano lì.
Io le vedevo.
Le sfogliavo.
Le analizzavo.
Per ore ed ore.
Quando avevo la febbre solo le fotografie mi facevano stare bene.

A me piace ricordare il passato. Piace rivivere certi momenti, certi aneddoti, certe sensazioni.
Mi fa sentire viva.
Ma non sono una di quelle che resta ancorata al passato.
Sento spesso dire frasi: “ah, gli anni delle superiori. Che belli. Cosa darei per riviverli!”…
Io gli anni delle superiori li ricordo ben volentieri.
Sono stati splendidi anni, così come quelli dell’infanzia, dell’università, ma anche i ricordi di due mesi fa…eh.
Ma non li rivivrei.
Quelli sono passati.
Sono lì nella mia testa. Nei cassetti della mia memoria* (*Gerry Scotti copyright…).
Ma sono dell’opinione che la vita vada vissuta ricordando il passato, vivendo il presente e pensando positivamente al futuro.

Quindi…futuro.Visto che confido in te

VID CA DA FA!


martedì 23 febbraio 2010

R.I.P.

La prima bloggata in questa sede è dedicata al mio defunto blog.
(defunto perchè hanno deciso di eliminare il sito dove lui giaceva)
e quindi 5 anni di vita li posso archiviare


dicevo.



R.I.P.

Ti ho voluto bene.

mi hai accompagnata in tante avventure.
hai dovuto sopportare tante di quelle lamentele.
hai visto nascere storie.
le hai viste finire.
hai visto nascere LA storia.
hai assistito ai miei ultimi due anni di università.
hai visto la mia laurea.
hai visto la mia disoccupazione.
hai visto il mio primo lavoro con contributi pagati.
hai visto me che cerco sempre qualcosa di nuovo.
hai visto i miei viaggi.
hai visto L'Aquila essere rasa al suolo.
hai visto Obama essere eletto.
hai visto Shumacher lasciare la Formula 1.
(salvo poi vederlo tornare in pista)
hai visto il funerale di Giovanni Paol II sui monitor alla basilica di San Paolo.
hai visto Elio e le storie tese in concerto a Lanciano.
hai visto l'amica di sempre sposarsi.
hai visto nascere bambini.
hai visto i nonni andare via.
hai visto la mia Didì.
hai visto le mie stupide foto.
sei anche stato abbandonato a causa della FaceBook mania.
Beh.

Ciao.

R.I.P.




E ora, nuovo blog... sai che da te mi aspetto tanto?



In te spero di trovare: cambiamenti, sorrisi, feste, gioie, guadagni, nuovo lavoro, nuova casa, sempre lui (deve restare la mia costante, sempre e comunque), nuove amicizie, la fine di ogni guerra sulla faccia della terra, la pensione di Berlusconi, una colata di cemento su Porta a Porta, internet gratis per tutti, altri amici che si sposeranno, altri bimbi che nasceranno, la cura per il cancro, la trentesima serie di Lost, la mia vincita milionaria al superenalotto, ...


oh, vabbè.
smetto di dirti cosa mi aspetto da te... altrimenti mi rovino la sorpresa!